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Il sito archeologico di Nesazio - Vizace è costituito da resti di un castelliere istrico, resti romani e alto medievali ed un piccolo edificio museale.
Sito archeologico Nesactium (Nesazio) Valtura (Pula, Istria)
Sito archeologico Nesactium (Nesazio)
Il sito archeologi di Nesazio si trova presso ad Altura (Valtura) nell’Istria meridionale. Nesazio si trova ad un’altezza di 115 metri sopra il livello del mare, a pochi chilometri dal mare, in posizione dominante sulla protetta insenatura naturale di Porto Badò (Budava), antico scalo marittimo della località.
Gli scavi archeologici del XIX secolo condotti da Pietro Candler hanno rivelato tracce di un grosso castelliere pre-romano, con necropoli appartenente agli Histri. Le loro principali attività erano il commercio e la pirateria. Nesazio nel 177 a.C. venne conquistato dai Romani. Il castelliere fu una delle ultime sacche di resistenza nella penisola (assieme ai due centri fortificati di Mutila e Faveria, pure essi nella bassa Istria) e sopportò un assedio lungo e la deviazione delle acque che lo rifornivano prima d’essere espugnato e saccheggiato. Nel 129 a.C. il console romano Claudio Pulcro con le sue truppe occuparono la città e la distrussero. Nesazio diventò un castrum romano ed in seguito, tornata a fiorire, sarà elevata a municipium autonomo. Durante il periodo romano la città perde di importanza offuscata da Pola che i Romani dichiararono centro della pensiola istriana. Nesazio continuò a fiorire nei periodi Paleocristiano e Bizantino, come testimoniano le rovine di ben due basiliche paleocristiane. Nesazio resistette a diversi attacchi durante il corso dei secoli ma venne duramente colpito dalle incursioni dei sec. VII-VIII che la rasero al suolo. Successivamente venne completamente abbandonata e venne disabitata. Oggi Nesazio è il più importante sito archeologico dell’Istria.